Regista, montatore, sceneggiatore, musicista. Per fare i film non ha bisogno di nessuno. È nato a New York, nel Bronx, quando a comandare erano gli italoamericani. Lì ha imparato a non aver paura di nessuno. È Abel Ferrara

50 anni, di Brescia, è lo zio Rock. Droga, alcool, sesso per anni sono stati la sua vita. Leader dei Timoria, negli anni Novanta ha vinto più volte il disco d’oro. È stato agli apici del successo, della fama. È Omar Pedrini

Ha vinto quattro David di Donatello e due Nastri d’Argento. Ha recitato per i grandi del cinema, spesso improvvisa, viaggia tra binari non comuni. E’ Valeria Bruni Tedeschi

Idolo dell’underground sovietico ha segnato una generazione. Eversivo. Imperialista e anti-nazionalista. Scrittore e socialista “dalla linea dura”. Chi era in realtà Eduard Limonov?

È diventato musicista, pur avendo disertato l’esame dell’ottavo anno di conservatorio. È stato uno dei fondatori dei Bluvertigo, ma anche autore solista. Ha condotto talent, anche se li definisce “la morte della musica”. È Morgan

Dapprima idraulico, poi barbiere, ma anche muratore e poi barista. Si definisce “un ladro di sogni” perché lui, il suo l’ha rubato al fratello: diventare un attore. È Marcello Fonte

Da Primavalle, una delle periferie più pericolose di Roma, fino a Los Angeles, dove arriva senza permesso di soggiorno per inseguire il suo sogno: la danza. Ha lavorato con Madonna, Michael Jackson e Whitney Houston. È Luca Tommassini