Picasso è un gigante dell’arte e il suo talento viene superato soltanto dalla sua stessa malvagità. La sua è la storia di un tiranno sadico, ma anche del masochismo delle sue vittime

Majakovskij è il simbolo di ogni contraddizione: un marxista che spende tutto in scarpe, un comunista che non prenderà mai la tessera di partito, un uomo che ha avuto tante donne, ma è stato amato solo dal suo cane

Gabriele D’Annunzio era l’artista più amato e odiato del suo tempo. Era il superuomo, al di sopra delle convenzioni sociali e di ogni giudizio. Era nato per vincere e ha perso.

Tolstoj un tempo era considerato la massima autorità morale della Russia, con il tempo gli è stato fatto un grande torto: è stato trasformato in un santino solenne per proteggerlo dalla sua grandezza. Ma chi era veramente?

Colette è nata nel 1873 in un paesino della Borgogna. Jean Cocteau ha detto di lei:”Se non è un mostro, non è niente”. E lo era. Attrice, ballerina e grande amante, sconvolse Parigi per il suo genio e la sua libertà.

Oscar Wilde è stato l’ombra più fraintesa del secolo. Martire della libertà, ha mentito sempre. È facile sostenere di resistere a tutto fuorché alle tentazioni, ma farlo oggi è banale, dirlo nel mezzo dell’ipocrisia vittoriana è rivoluzionario

George Sand fu la scrittrice francese più celebre del suo tempo e all’epoca era considerata la donna dello scandalo. Oggi è ricordata soltanto perché aveva preso un nome da maschio e si vestiva come tale.

Voltaire e Casanova hanno una cosa in comune: sono due grandi uomini nati per odiarsi. Questa è la storia del loro duello senza spada.