Episodi
Antonio Vivaldi, "Le quattro stagioni"
Probabilmente è questo il primo brano della storia della musica che descrive, attraverso i suoni, le stagioni, il freddo e il caldo, la natura che si risveglia, il ruscello, la neve, gli animali
Ludwig van Beethoven, Sonata n. 14 al “Chiaro di luna” in Do diesis minore
Quella al “Chiaro di luna” è una sonata rivoluzionaria che – grazie all’innovazione della sua sonorità – ha evocato nei primi commentatori la luna con la sua pallida luce che si riflette nel Lago dei Quattro Cantoni in Svizzera
Ludvig van Beethoven, Sinfonia n. 6 in fa maggiore Op. 68 “Pastorale”
La “Pastorale” è una sinfonia che descrive il sentimento provato dall’uomo quando viene a contatto con la natura, la gioia della festa paesana, il ringraziamento e la riconciliazione con l’ambiente circostante, una volta che la tempesta è terminata
Gioacchino Rossini, "Guglielmo Tell, Ouverture"
L’Ouverture è una sorta di poema sinfonico, nel quale gli strumenti suggeriscono l’avvicinarsi di un temporale, il richiamo del mandriano svizzero, la fine della tempesta e la cavalcata vittoriosa degli svizzeri che hanno sconfitto gli austriaci
Vincenzo Bellini, "Norma, Aria Casta diva"
All’inizio di quest’opera la sacerdotessa Norma placa gli animi dei Galli, oppressi dai romani, pregando la luna che splende in cielo con tutta la sua luce
Robert Schumann, Sinfonia n. 3 in Mib Maggiore Op. 9, “Renana”
Come la Terza Sinfonia di Beethoven è dedicata a un eroe – Napoleone – così anche la Terza di Schumann ha un eroe come ispirazione: il grande fiume Reno, simbolo del popolo tedesco
Richard Wagner, "L’Oro del Reno"
Quest’opera di Wagner, che apre il monumentale Ring, inizia con la descrizione del fiume e della purezza delle sue acque, che iniziano placidamente a sgorgare alla fonte e si fanno via via più maestose e impetuose
Bedřich Smetana, "La Moldava" dal ciclo sinfonico "Má vlast" (La mia patria)
Questo poema sinfonico fa udire attraverso i suoni le due fonti – calda e fredda – da cui origina la Moldava, e rappresenta poi un ideale viaggio attraverso il fiume, i paesaggi che attraversa, le sue cascate, la luna
Gustav Mahler, Sinfonia n. 1 in Re maggiore “Il titano”
L’inizio della prima Sinfonia di Mahler rappresenta simbolicamente la natura che si risveglia, lo scintillio dell’aria, i suoni e i canti della natura e delle sue creature, i boschi, e l’interazione della persona che si muove dentro essa
Richard Strauss, "Così parlò Zarathustra op.30"
L’inizio di questo complesso e affascinante poema sinfonico, ispirato alla filosofia di Nietzsche, rappresenta la natura, musicalmente sia maggiore che minore, dunque “al di là del bene e del male”
Claude Debussy, "Clair de lune", terzo movimento della "Suite bergamasque"
Questo celebre chiaro di luna mostra la distanza da quello di Beethoven, con sonorità impressionistiche concepite da un Debussy non ancora celebre ma già innovatore rivoluzionario
Igor Stravinsky, "La sagra della primavera"
Questo brano ha cambiato la storia della musica rappresentando in modo possente la natura che in Russia, in primavera, inizia a risvegliarsi dopo il gelo dei mesi invernali
Ottorino Respighi, "Pini di Roma"
In questo poema sinfonico Respighi “dipinge” i pini di Roma, visti in quattro luoghi emblematici della Capitale e in diversi momenti della giornata, dal pomeriggio, alla notte, all’alba
Benjamin Britten, "Quattro interludi marini da Peter Grimes, op. 33"
Alba, Domenica mattina, Chiaro di luna, Tempesta: questi quattro quadri musicali descrivono mondo diurno e mondo notturno, oltre che stato interiore e emozioni del protagonista dell’opera
Luciano Berio, "Wasserklavier"
Berio scrisse alcuni brevi bis pianistici dedicati alla natura. In questo “pianoforte acquatico” il compositore di avanguardia rielabora liberamente spunti e frammenti melodici presi in prestito dal romanticismo di Schubert e Brahms